Dedichiamo questo spazio alle opere più votate durante la giornata contro il bullismo.
La giuria ha scelto come immagine simbolo quella presentata da Davide e Anna della scuola secondaria di primo grado di Arconate.
E di seguito la presentazione dell'opera fatta in sala.
Ciao a tutti,
mi chiamo Davide e la mia compagna di classe si chiama Anna. Frequentiamo la scuola media di Arconate, classe prima.
Il titolo della nostra foto è L’ILLUSIONE.
A volte si pensa di avere dei veri amici ma non è così. I veri amici possono tradirti alle spalle provocandoti sofferenza psicologica.
Nella nostra foto sono presenti due immagini: nell’immagine sottostante gli amici ti sorridono e ti danno una pacca sulle spalle.
Nell’immagine principale come potete vedere, Gli stessi amici appena ti giri, ti deridono tradendo la tua fiducia.
In questo caso il bullismo non è violenza fisica ma violenza PSICOLOGICA.
VOTATE questa foto perché racchiude un significato profondo che va al di là del male fisico.
Questa foto rimanda AD UN’ILLUSIONE, alla sofferenza provata nello scoprire di non AVERE VERI AMICI, racchiude il concetto di sofferenza psicologica, manipolazione davanti a quei falsi sorrisi.
Vi auguriamo e ci auguriamo di essere circondati sempre da veri amici.
Ecco gli alunni della scuola secondaria di primo grado di Arconate premiati dalla dirigente Giuseppa Francone.
e qui con la professoressa Daniela Masetti.
La giuria ha scelto come video simbolo quello presentato dagli alunni della scuola secondaria di primo grado di Turbigo (l'immagine di copertina è link al video).
E di seguito la presentazione dell'opera.
Cos'è il bullismo? Sotto quali forme si può presentare? Ma soprattutto... è possibile superarlo?
Per rispondere a queste domande, abbiamo creato un breve filmato, intitolato "S-bullo-niamoci", che ci mostra come il bullismo non deve mai essere la parola definitiva, ma, grazie all'attenzione e all'empatia di chi ci circonda, può essere eliminato.
Introdotta dal "Coro a bocca chiusa" di Puccini (utilizzato come simbolo di parole sofferte che non si riescono ad articolare), la scena si apre in una classe come la nostra.
Qui un bullo, circondato da compagni di classe più o meno consapevoli, perseguita con violenza un ragazzo, costringendolo a fargli copiare tutta la verifica che ci sarebbe stata da lì a poco e invitando apertamente gli altri compagni a fare lo stesso, nell'indifferenza del resto della classe. Solo nella parte finale, in seguito ad una crisi interiore del ragazzo bullizzato, che lo porterà quasi a rinunciare a se stesso, alcuni alunni vedranno e comprenderanno questa sofferenza, riportando il compagno ad avere fiducia in sè e il bullo a un inaspettato ravvedimento.
Speriamo che questo nostro video possa sensibilizzare soprattutto coloro che molto spesso vedono situazioni di questo tipo, ma, per paura di essere coinvolti, girano la testa dall'altra parte e si autoconvincono che nulla stia accadendo. "S-bullo-narsi" è avere coraggio di aiutare e "esserci"!
Ecco gli alunni rappresentanti della seconda C della scuola secondaria di primo grado di Turbigo premiati dalla dirigente Francone
e qui l'intero gruppo con anche i professori Delia Podda, Samuel Longoni, Cristina Di Salvo, e Roberta Molteni.
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