Presentiamo in questa pagina il volume curato dal Centro studi territoriali
Intraprendenti, tenaci, appassionate
Il volto femminile nella storia del territorio
La memoria del mondo libreria editrice
È una raccolta di biografie al femminile, realizzata a più mani, grazie ai contributi di autori che da anni si dedicano a ricerche storiche, culturali e sociali su base territoriale; lo scopo è arricchire la conoscenza e la consapevolezza di ciò che possediamo.
La pubblicazione ha avuto il patrocinio e il contributo del Polo culturale del Castanese, sodalizio intercomunale al quale fanno capo Arconate, Bernate Ticino, Buscate, Castano Primo, Cuggiono, Inveruno, Magnago, Nosate, Turbigo, Robecchetto con Induno; è stata sostenuta anche delle Amministrazioni comunali di Casorezzo, Gaggiano e Vanzaghello.
Da qui puoi raggiungere la sezione dedicata alle presentazioni in corso sul territorio.
Vogliano le donne felici e onorate dei tempi avvenire rivolgere tratto tratto il pensiero ai dolori e alle umiliazioni delle donne che le precedettero nella vita, e ricordare con qualche gratitudine i nomi di quelle che loro apersero e prepararono la via alla non mai prima goduta, forse appena sognata felicità!
Le parole di Cristina Trivulzio di Belgiojoso, madre del Risorgimento, ci invitano a raccogliere il testimone e a tramandarlo nel tempo. Come hanno fatto gli autori di questo lavoro condotto a più mani, il cui obiettivo ultimo è permettere alle protagoniste del volume di continuare a vivere nella memoria di tutti noi.
Perché solo personaggi femminili?
Perché di donne protagoniste si è parlato e si parla ancora troppo poco: c’è poca traccia nei libri di storia, poche strade e monumenti a loro dedicati. Eppure, come vedremo, anche in periodi in cui era difficile emergere, in tante sono riuscite a lasciare una traccia, a compiere azioni esemplari e meritevoli di essere ricordate.
Perché del territorio?
Perché il nostro territorio è ricco di donne con una bella storia da raccontare. Tanto ricco che per alcuni comuni abbiamo dovuto scegliere tra due o più figure interessanti. Non è stata una scelta arbitraria, ma dettata dalla possibilità di intessere una storia; in molti casi le notizie, le fonti e i documenti erano troppo scarni per accendere un po’ di luce e riportare in vita una vicenda umana destinata all’oblio.
Perché di epoche diverse?
Per evidenziare come ogni epoca abbia offerto alle donne opportunità da cogliere per mettere le proprie energie al servizio degli altri. Un vasto panorama che va dal Seicento ai giorni nostri e che ci permette di osservare come da sempre la donna – pur relegata in ruoli marginali, meno importanti, spesso solo familiari – abbia cercato comunque di svolgere il suo compito al meglio, conquistando, a poco a poco e con fatica, spazi sempre più ampi. Così possiamo immaginare un continuum, un’estensione degli sforzi di tante donne dal passato al presente: pur non avendo avuto alcuna notorietà, hanno comunque contribuito al cambiamento che, aggiunto ad altri successivi, ha permesso quel progresso di cui oggi beneficiamo. Anche se ancora molto resta da fare.
Perché un’opera a più mani?
Perché il contributo di tanti ha permesso di conoscere meglio il nostro territorio, anche al di fuori dei confini dei singoli paesi. Perché, a nostro modo di vedere, fondere modalità di ricerca diversificate e molteplici stili di scrittura rappresenta un completamento, un arricchimento del testo. Perché collaborare a un progetto comune e mettere poi il risultato a disposizione di quanti vorranno apprezzarlo è il modo migliore per valorizzare ciò che il nostro territorio racchiude e, a volte, nasconde.
Perché in ordine cronologico?
Perché vogliamo mettere in evidenza la progressione attraverso i secoli del ruolo sociale, professionale e civile delle donne del territorio che con il loro impegno hanno contribuito a rendere migliore le singole realtà.
Ciascuna biografia è costruita come un racconto a sé stante e dunque il lettore può scegliere la modalità di fruizione dell’opera. E per dirla con Daniel Pennac godere del diritto di saltare le pagine, del diritto di rileggere, del diritto di spizzicare.
Perché raccontare queste storie?
Perché ciascuna di queste donne, in modo singolare e personale, ha espresso qualità, doti, talenti che la rendono esemplare. Perché il modo migliore per affrontare un presente carico di problemi, da quello energetico a quello ambientale, solo per citarne un paio, è guardarsi intorno cercando di ispirarsi a qualcuno che, magari in momenti e situazioni peggiori, ha trovato in sé la forza e la determinazione per reagire.
Perché meritano di essere lette?
Perché è uno stimolo a cercare altre testimonianze in modo da arricchire ulteriormente quella “memoria al femminile” che tanto ha contribuito – in modo spesso anonimo – a rendere grande e apprezzato questo nostro bellissimo territorio.
È possibile averne una copia
Di seguito i titoli delle biografie contenute.
Gerolama Sansoni e Isabella Delfinoni
Le nobildonne attente ai bisogni dei poveri
di Malombra Scampini e Augusto Stacchetti
Leopolda Cicogna Mozzoni
La contessa dal respiro europeo
di Silvia Calati
Giuseppina Croci, Ersilia Ferrario ed Enrica Naggi
Le filandine sulla via di Shanghai
di Guglielmo Gaviani
Palmira Piva
L’esposta che diventò levatrice
di Carlo Azzimonti e Patrizia Morbidelli
Suor Isidora
La suora e la minestra miracolosa
di Maria Luisa Rivolta
Teresa Garascia
La giovane tra vocazione e malattia
di Marzia Bognetti e Rosalida Ponciroli
Andreina Rancilio
La milanese che si prese cura di Casorezzo
di Daniela Griner e Daniela Moroni
Giuseppina Marcora
La staffetta partigiana in loden grigio
di Gianni Mainini
Stella Vecchio
La maestra con la passione della politica
di Paolo Migliavacca
Regina Miramonti
La Regina Infermiera
di Elena Monticelli
Carla Colognesi
La pasionaria di Radio Malvaglio
di Enrica Castiglioni e Livio Garavaglia
Qui è possibile ascoltare l'ultima trasmissione radio di Carla.
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